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Mercato del lavoro 2026: le competenze per ripartire e trovare lavoro oggi

Quali saranno le tendenze del lavoro nel 2026? Scopri le competenze più richieste, l'impatto dell'IA e come i corsi di formazione gratuiti di Talentform possono rilanciare la tua carriera.

Il futuro si costruisce adesso

Guardare al 2026 può sembrare prematuro, ma per chi oggi si trova in una condizione di disoccupazione o inoccupazione, questo orizzonte temporale rappresenta un’occasione d’oro: il tempo necessario per acquisire nuove competenze e farsi trovare pronti quando le aziende apriranno le prossime posizioni.

Il mercato sta cambiando pelle. La transizione digitale e quella ecologica non sono più solo concetti astratti, ma realtà che dettano chi viene assunto e chi no.

Mercato del lavoro 2026 le competenze per ripartire e trovare lavoro oggi

Be Ibrid

Le aziende cercheranno “profili ibridi”. Non basta più saper fare una sola cosa; serve unire competenze tecniche a capacità relazionali.

Che tu sia un amministrativo, un commerciale o un aspirante logistico, il 2026 premierà chi saprà adattarsi.

1. Tech e Amministrazione: l’ascesa dei “Profili Ibridi”

Dimentica il vecchio stereotipo del contabile sommerso dalle carte. Nel 2026, il settore Contabilità, Finance e Amministrazione cercherà figure capaci di unire la contabilità classica alle skill digitali.
Le aziende richiedono professionisti che sappiano utilizzare software gestionali avanzati e analizzare grandi quantità di dati (Big Data) per prendere decisioni rapide.

Anche nel settore ICT, la domanda si sposta. Oltre ai programmatori, c’è una richiesta esplosiva per la Cyber Security. Figure come il Cyber Security Specialist o l’Ethical Hacker, che testano la sicurezza dei sistemi, saranno introvabili e quindi molto contese.

1.1 L’informatica pura: programmare il futuro

Mercato del lavoro 2026 informaticaDall’analisi dei report di ErgonGroup e BitMat/Michael Page, emergono chiaramente le aree tecnologiche e le mansioni che guideranno il mercato nel 2026.

Nel 2026, non servirà essere “programmatori puri” per dover conoscere il codice. I report di mercato indicano che la capacità di “parlare con le macchine” sarà richiesta anche in banca, nella logistica e nell’amministrazione. Ecco le competenze di programmazione che, secondo le tendenze rilevate, apriranno più porte.

1. Python e SQL: i re dell’Analisi Dati e dell’IA. È il trend più forte in assoluto. I documenti evidenziano una domanda esplosiva per ruoli legati all‘Intelligenza Artificiale, al Machine Learning e ai Big Data. Inoltre, nel settore bancario e finanziario, si cercano sempre più “controller esperti nell’analisi di grandi dataset” e tecnici con “competenze in programmazione e analisi dati”.

2. Linguaggi per la Cyber Security (Scripting e Low-Level). Con la Cyber Security — indicata come uno degli ambiti in maggiore crescita, specialmente per proteggere le infrastrutture industriali (OT Security) — cresce la necessità di capire come funzionano i sistemi “sotto il cofano”. La figura dell’Ethical Hacker e dello specialista di sicurezza richiede la capacità di leggere e scrivere script per testare le vulnerabilità. I linguaggi che entrano in gioco sono: Python (per script di automazione), Bash/Shell, e conoscenze di C/C++ (per comprendere le vulnerabilità di sistema).

3. Competenze “Low-Code” e Gestionali Evoluti. Non tutti dovranno scrivere codice da zero. Il mercato richiede figure amministrative capaci di gestire l’automazione dei processi e software gestionali complessi. Nel settore logistico, ad esempio, il Supply Chain Manager 4.0 deve utilizzare tecnologie avanzate per ottimizzare i flussi. Questo richiede una forma di “pensiero computazionale”: saper configurare workflow automatizzati. Competenze: Excel Avanzato/VBA, utilizzo di ERP (software gestionali), piattaforme di Business Intelligence (come PowerBI).

4. Web e App per l’E-commerce. Linguaggi: JavaScript, HTML/CSS (per il web), Java o framework moderni per le applicazioni aziendali.

1.2 Il nuovo volto dell’amministrazione nel 2026: più digitale e più strategico

Mercato del lavoro 2026 amministrazioneC’è un falso mito da sfatare: l’automazione non cancellerà gli impiegati amministrativi. Al contrario, nel 2026 le aziende avranno un disperato bisogno di figure capaci di gestire i nuovi flussi finanziari e normativi. Secondo le ultime analisi di mercato, il settore Finance è tra i più dinamici, ma la richiesta è cambiata. Non si cercano più semplici esecutori di calcoli (le macchine lo fanno meglio), ma professionisti capaci di interpretare i numeri e usare software avanzati.

Se cerchi lavoro in amministrazione, ecco i 3 profili che domineranno il mercato nel 2026 e le competenze che devi acquisire oggi.

1. Il Contabile “Ibrido”: Numeri + Digitale. Dimentica la pila di carta sulla scrivania. Nel 2026, la figura del contabile si evolve in un profilo ibrido. Le aziende cercano professionisti che uniscano le competenze tecniche tradizionali (partita doppia, bilancio) a forti skill digitali. Cosa dovrai saper fare: utilizzare software gestionali (ERP) complessi; gestire la fatturazione elettronica e i pagamenti digitali, un settore in forte espansione nel banking e nelle imprese.

2. Il Controller: il “pilota” dei dati aziendali. Questa è una delle figure più richieste in assoluto. Con l’ingresso dell’Intelligenza Artificiale nella pianificazione strategica, il Controller non si limita a controllare i costi, ma guida le decisioni aziendali. Le aziende cercano Controller esperti nell’analisi di grandi dataset. Non basta più Excel base (viene dato per scontato!). Il mercato richiede la capacità di analizzare enormi moli di dati (Big Data) per prevedere l’andamento del business. Anche nel settore bancario, i profili più ricercati sono tecnici di business con competenze di analisi dati.

3. L’Amministrativo HR e la Trasparenza Retributiva. Un nuovo trend normativo sta cambiando il lavoro dell’Ufficio Personale. La nuova direttiva UE sulla trasparenza salariale obbligherà le aziende a indicare le fasce retributive e a garantire criteri chiari. Questo significa che le aziende avranno bisogno di amministrativi del personale preparati, precisi e capaci di gestire: strutture salariali trasparenti; pacchetti retributivi che includono sempre più spesso “welfare” e benefit, per attrarre talenti attenti al benessere; buste paga complesse, in linea con le nuove normative.

2. Logistica 4.0 e Trasporti: il cuore pulsante dell’e-commerce

L’espansione continua dell’e-commerce sta trasformando la logistica in un settore ad alta tecnologia. Non si tratta più solo di spostare scatole, ma di gestire flussi di dati complessi.

Le figure emergenti per il 2026 includono:

  • Supply Chain Manager 4.0: esperti che usano l’IA e l’automazione per velocizzare le consegne e renderle più sostenibili .
  • Logistics Data Analyst: analisti che studiano i percorsi migliori per risparmiare carburante e tempo.
  • Solution Designer Logistica: una figura strategica per ottimizzare processi e costi in un mercato dei trasporti in evoluzione.

3. Il fattore umano: Sanità, Ospitalità e Vendite

Nonostante la tecnologia, il contatto umano rimane insostituibile e genera nuove opportunità in tre aree chiave:

  • Sanità e Benessere: con l’invecchiamento della popolazione, esplode la richiesta di Infermieri specializzati in assistenza domiciliare che sappiano usare anche strumenti di telemedicina. Cresce anche il bisogno di supporto psicologico, aprendo la strada a professionisti della salute mentale che operano anche via digitale.
  • Ospitalità (Turismo): si cercano figure per strutture di fascia alta, capaci di offrire “turismo esperienziale” e di gestire clienti internazionali.
  • Sales (Vendite): c’è un forte ritorno della figura commerciale. Le aziende cercano venditori (Sales) soprattutto nei servizi e nel digitale, capaci di fidelizzare i clienti in un mercato competitivo.

4. Digital Marketing 2026: non solo social

Mercato del lavoro 2026 aiDimenticate l’idea che fare Digital Marketing significhi solo “postare su Facebook”. Guardando al 2026, i dati parlano chiaro: il marketing sta diventando una scienza precisa. Secondo le analisi di mercato, le aziende stanno spostando il budget verso tecnologie predittive e automazione. Questo significa che non cercano più semplici “creativi”, ma professionisti capaci di usare strumenti digitali avanzati per vendere e fidelizzare i clienti.

Se sei in cerca di occupazione, questa è una buona notizia: le competenze tecniche si possono imparare. Ecco le 4 skills che faranno la differenza nel tuo CV.

1. Saper “parlare” con l’Intelligenza Artificiale. L’IA è il motore del cambiamento nel 2026. Non sostituirà i marketer, ma potenzierà chi sa usarla. Le aziende cercano profili in grado di utilizzare l’Intelligenza Artificiale per: automatizzare la creazione di contenuti base; analizzare i comportamenti dei clienti; prendere decisioni rapide basate sui dati (Data-Driven). La skill da acquisire: non serve essere programmatori. Devi imparare a usare i software di AI generativa e di automazione marketing.

2. CRM e Sales: il marketing al servizio della vendita. Una tendenza fortissima rilevata dai report è la crescita di figure “Sales” (vendite) con competenze digitali. Il marketing del 2026 lavora a braccetto con il commerciale. Le aziende cercano disperatamente chi sa usare i CRM (Customer Relationship Management), ovvero i software che gestiscono i dati dei clienti. L’obiettivo non è solo ottenere un “like”, ma gestire la fidelizzazione del cliente in uno scenario competitivo.

3. Analisi Dati: leggere i numeri per orientare la strategia. Proprio come nella logistica e nella finanza, anche nel marketing vince chi sa leggere i dati. I report indicano una richiesta trasversale per l’analisi di grandi dataset. Un Social Media Manager nel 2026 deve saper leggere i grafici, capire quali campagne funzionano e ottimizzare il budget. Se sai usare Excel avanzato o piattaforme di analisi, hai una marcia in più rispetto a tutti gli altri candidati.

L’Intelligenza Artificiale non ti sostituirà (ma chi la sa usare sì)

Una delle paure più grandi è che l’IA e l’automazione “rubino” il lavoro. La verità per il 2026 è più sfumata: le aziende non cercheranno solo programmatori, ma professionisti in grado di collaborare con le macchine.

Non serve diventare ingegneri informatici. Servirà saper utilizzare strumenti digitali evoluti in settori “tradizionali” come:

  • Amministrazione e Contabilità: gestione di software gestionali automatizzati.
  • HR e Risorse Umane: utilizzo di piattaforme per la gestione del personale.
  • Marketing e Vendite: uso di CRM e strumenti di analisi dati.

Il consiglio di Talentform: non temere la tecnologia.

Green Jobs e Sostenibilità: un settore in esplosione

Il PNRR e le direttive europee stanno spingendo l’Italia verso la sostenibilità. Entro il 2026, ci sarà un boom di richieste per figure tecniche legate all’efficienza energetica, alla gestione dei rifiuti e alla logistica sostenibile.

Ma “Green” significa anche uffici più sostenibili. Le aziende cercano personale amministrativo e di segreteria che conosca le normative ambientali di base e sappia gestire processi “paperless” (senza carta).

Le “Soft Skills” diventano “Power Skills”

Se le macchine fanno i calcoli, cosa resta all’essere umano? L’umanità.

Secondo le indagini di Michael Page e Jobros, nel 2026 la competenza numero uno sarà la flessibilità.

Nel 2026, le competenze trasversali (o Soft Skills) varranno quanto quelle tecniche. I recruiter, stanchi di curriculum tecnicamente perfetti ma poveri di capacità relazionali, cercheranno candidati forti in:

  • Problem Solving: la capacità di trovare soluzioni creative.
  • Adattabilità: saper cambiare rotta velocemente (resilienza).
  • Comunicazione Efficace: saper scrivere e parlare in modo chiaro e persuasivo.
  • Lavoro di squadra: collaborare in ambienti ibridi (tra ufficio e smart working).
  • Upskilling e Reskilling: la formazione è l’unica garanzia

Il concetto di “posto fisso senza aggiornamento” è tramontato. La parola d’ordine per il 2026 è Lifelong Learning (apprendimento continuo).

Reskilling: imparare un mestiere da zero (ideale per chi vuole cambiare settore).

Upskilling: migliorare le competenze che si hanno già (ideale per chi vuole tornare nel proprio settore, ma con strumenti nuovi).

Per un disoccupato, investire in un corso di formazione significa dimostrare a un futuro datore di lavoro di essere proattivi e aggiornati, non fermi ad aspettare.

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  • Conclusione: Il 2026 inizia oggi

Il mercato del lavoro del futuro premierà chi è curioso e chi non smette di imparare. Non lasciare che il tempo passi inutilmente. Trasforma il periodo di inattività in un trampolino di lancio.

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